domenica 4 novembre 2007

Azione e Reazione

Noi viviamo in un sistema regolato dalle leggi della Natura e non da quelle dell'uomo, per quanto altri si ostinino a farci credere, ed una di queste leggi inviolabili è che ad ogni azione corrisponde una reazione (III Legge di Newton).
Il caso di Tor di Quinto ha rappresentato quindi la classica goccia che fa trabbocare il vaso, e, di conseguenza, a questa azione è seguita la reazione: decreti legge (ritardati), raid xenofobi, esternazioni.
Dato che un famoso adagio recita "La vittoria ha molti padri, la sconfitta è sempre orfana" l'azione di Tor di Quinto, causata da tutti indistintamente, ha dato origine alle reazioni sopite in tutti questi anni di inedia.
Vorrei ricordarvi che anche il sistema giuridico si basa su questo principio, non sempre rispettato, su cui hanno scritto vari giuristi, tra cui Cesare Beccaria: se viene commesso un reato (azione) deve esserci una pena, certa, ad esso commisurato (reazione).
Se una persona delique e non viene punita, crolla il concetto di reato e si da adito ad una nuova reazione: se un altro ruba e non viene punito allora io pure mi sento in obbligo di rubare.
Grazie a questi "principi" morali insegnatici in questo nostro sistema noi, fino ad adesso, abbiamo permesso e lasciato che ci fossero numerose azioni senza alcuna reazione, ma, raggiunto il culmine, adesso la reazione è di gran lunga superiore all'ultima azione commessa.
Mao Tze Tung recitava "punirne uno per educarne cento", io dico semplicemente "prevenire per non dover dopo curare".

Nessun commento: